Tutto questa parte è tratta dal libro 'La Storia dei Goti' di Herwig Wolfram, un bel volume di oltre 600 pagine esclusivamente dedicato a questo popolo straordinario !
La terra di origine dei Goti è secondo Iordanes la Scandinavia, 'officina gentium at certe velut vagina nationum'. I Goti non erano un popolo germanico qualunque; la monarchia , ad esempio, era molto più forte ed accentrata rispetto a quella degli agli altri popoli germanici. Il sovrano era infatti eletto direttamente dal popolo, una caratteristica che piacque ai rivoluzionari Francesi, tant'è che Chateaubriand li chiamò 'antenati' del suo popolo e una stirpe di gran lunga superiore alle altre. I Goti si distinguevano pure per la propria struttura multietnica: una volta stanziatisi in molte delle regioni che comprende l'odierna Ucraina si assimilarono con gli antichi Sciti tant'è che i Greci non si accorsero davvero del cambiamento avvenuto e continuarono perciò a chiamare 'Sciti' gli abitanti di quelle terre. Quando i Goti, messi in fuga dalla 'Ucraina' e dalla antica Pannonia (odierna Austria-Ungheria) dall'orda degli Unni, si decisero a sfidare l'impero Romano e si divisero per questa ragione in Visigoti (Goti d'Occidente) e Ostrogoti (Goti d'Oriente), è attestata la presenza accanto ai primi di Taifali, Sarmati, popoli asiatici e altri fuggiaschi dall'Impero Romano, mentre i secondi erano accompagnati da Finni, Slavi, Unni, Sarmati ed Esti.
I Goti basarono la propria identità su concetti non materiali: i vestiti potevano cambiare, le imprese che li avevano resi ricchi e temuti anche all'interno del mondo Romano non erano mai sufficienti (tra i Romani c'era il detto 'bere come un Goto'), la razza non era un fattore che precludeva ad altre persone l'adesione a questa società. I fattori di unione erano, invece, la vita nell'esercito e i suoi registi, ovvero l'aristocrazia Gota, composta dalle potenti famiglie degli Amali e dei Balti, che, dice Wolfram, 'superava e sopprimeva' se stessa continuamente per ottenere il successo. Ecco di seguito un esempio concreto di come funzionava questo meccanismo di trasformazione:
Una delle tante sfide che la società Gota dovette affrontare fu il passaggio da Nazione in costante guerra ed esercito in cammino a società basata principalmente su un'economia domestica all'interno del mondo Romano. Al fine di riuscirvi i Goti rinunciarono ai privilegi di cui alcuni individui erano autorizzati a godere e modificarono le proprie tradizioni. La sacralità della storia e della tradizione erano gli strumenti con cui amalgamare la cultura germanica e quella cristiana del mondo classico; Ostrogoti e Visigoti erano dunque, secondo i nuovi storici goti, il popolo eletto che per oltre quarant'anni aspettò, tra l'autunno del 376 quando i Visigoti attraversarono il Danubio, sino al 416 quando finalmente il foedus fu stipulato con l'Imperatore, per ottenere una propria terra. Quarant'anni era il tempo che il popolo ebraico aveva aspetta prima di poter finalmente entrare in Israele. Questa stessa attesa diveniva la prova che Dio aveva eletto ciascuno di loro, dal sovrano al cittadino più umile del popolo così che l'elezione divina li univa adesso profondamente ma in maniera del tutto nuova.
Amali e Balti proprio perché aiutavano il vero superamento delle catastrofi che la storia aveva posto di fronte ai Goti si riaffermavano, poi, agli occhi del proprio popolo come una vera 'stirpe di dei e di eroi'.
La maggioranza delle volte ,si danno opinioni prive di conoscenza storica!
RispondiElimina"I Goti si distinguevano pure per la propria struttura multietnica: una volta stanziatisi in molte delle regioni che comprende l'odierna Ucraina si assimilarono con gli antichi Sciti tant'è che i Greci non si accorsero davvero del cambiamento avvenuto e continuarono perciò a chiamare 'Sciti' gli abitanti di quelle terre". Ciao ti posso chiedere cortesemente se mi indichi la fonte bibliografica che hai utilizzato per questo passaggio? Grazie mille!! :)
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